Nel 2009, ErgoCert in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biomediche dell’Università di Udine, ha svolto una ricerca su un campione di 20 sedute da ufficio e coinvolgendo 30 soggetti, al fine di definire e validare un indice numerico del comfort delle sedute da ufficio, chiamato Indice di Comfort. La ricerca ha approfondito quella svolta nel 2007 (sempre in collaborazione con il DSTB dell’Università di Udine) per Lamborghini Automobili Spa, il cui obiettivo fu la definizione di un indice che consentisse una valutazione comparativa del comfort offerto da sedili di guida di tipologia diversa. Le misurazioni strumentali della recente ricerca, effettuate mediante tappeti barometrici progettati specificamente dalla ditta BoscoSystemDiagnostics e tarati presso il Politecnico di Milano, hanno avuto luogo presso ErgoLab, il Laboratorio di ErgoCert che ha sede a Udine. L’ipotesi alla base dello studio e riconosciuta dalla letteratura di settore è che una seduta, idealmente confortevole e rispondente alle esigenze dell’utilizzatore, debba risultare un ottimo dissipatore del peso corporeo sulla propria superficie, garantendo un’adeguata distribuzione del carico ed evitando pertanto la concentrazione di picchi di pressione su superfici ridotte. Al fine di validare il metodo e di costruire un database sufficientemente ampio da consentire una validazione delle misurazioni raccolte, ErgoCert ha inviato la proposta di partecipazione alla ricerca alle maggiori aziende produttrici di sedie per ufficio presenti sul mercato italiano. Hanno aderito la maggior parte delle aziende leader nel mondo, per un totale di 20 sedute esaminate. La ricerca ha visto la partecipazione di 30 soggetti, 15 maschi e 15 femmine, aventi statura e peso distribuiti secondo i criteri antropometrici (rappresentativi dei 5°, 50° e 95° percentile). I tappetini barometrici BoscoSystemDiagnostics hanno consentito di rilevare le pressioni esercitate dal corpo dei soggetti sul piano di seduta e sullo schienale. Ai fini del calcolo dell'"Indice di comfort" è stato progettato e realizzato un apposito sedile di riferimento (SDR), avente il piano di seduta e lo schienale rigidi e indeformabili, oltre che regolabili in altezza, inclinazione e profondità. I valori barometrici fatti registrare su di esso dai soggetti, debitamente ponderati, hanno costituito il riferimento per valutare i corrispondenti valori delle sedute da ufficio testate. I dati raccolti (oltre 700 misurazioni) e le successive analisi statistiche hanno evidenziato come tale metodologia sia in grado di differenziare significativamente le sedute in base all’indice descritto, che è risultato essere significativamente correlato con il comfort percepito dai soggetti. L’Indice di Comfort, quindi, è risultato essere un indicatore numerico e significativo (statisticamente validato) del comfort, applicabile per valutare sedute e prodotti di vario genere utilizzabili nei più svariati settori. Se al momento l’Indice di comfort è stato applicato alle sedute d’ufficio, si prevede di estenderne l’utilizzo alle sedute per sala d’attesa, a quelle utilizzate sui mezzi di trasporto (bus, treni e aerei) ed a quelle da teatro/cinema, oltre che per gli ausili per disabili. Le ricadute della presenza e adozione di tale strumento di valutazione potrà portare non solo dei benefici alle aziende produttrici, in termini di scelta rapida dei materiali da utilizzare in fase di progettazione del prodotto, con conseguente riduzione dei tempi e dei costi di sperimentazione, ma anche di crescita del know how interno in merito alla progettazione di prodotti ergonomici ma anche ecosostenibili. Inoltre, l’azienda potrà offrire al mercato prodotti scientificamente testati e pienamente rispondenti alle specifiche di qualità richieste oggi in particolare in occasione di gare di appalto per forniture nei più diversi settori (pubblica amministrazione, ferrovie, aeroporti, cinema, teatri, ecc) in quanto tale indice, opportunamente definito e settorializzato nelle sue espressioni di range di accettabilità, una volta validato mediante la pubblicazione scientifica in corso, potrà costituire un sicuro riferimento di qualità del prodotto per i soggetti acquisitori. F. MARCOLIN

TORINO

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